Giornata Internazionale della pace - 8 maggio 1988: parigiani, americani e inglesi di nuovo su Monte Battaglia


In una splendida giornata di sole, inaugurata la nuova sede municipale, il restauro della Rocca e il nuovo monumento di Monte Battaglia dello scultore Aldo Rontini.

Era dall’autunno del 1944 che su Monte Battaglia non si vedevano insieme forze partigiane, americane e britanniche.
L’8 maggio, presenti all’inaugurazione del monumento alla Resistenza, alla Liberazione e alla Pace, erano tutti schierati, impeccabili nelle loro divise; 44 anni fa invece,confusi tra pioggia e fango sotto un bombardamento incessante dal 27 settembre all’11 ottobre in una battagli contro le forze germaniche che guadagnò al monte l’appellativo di “Little Cassino”.
Gli avvenimenti di quell’ autunno sono stati ricordati nel corso di un convegno di studi svoltosi sabato pomeriggio 7 maggio presso il Centro Culturale i Vecchi Magazzini.
Amedeo Montemaggi, storico, Luciano Bergonzini, membro della 36° Brigata Garibaldi che combattè a Monte Battaglia e John Tucei dell’Associazione dei reduci dell’ Associazione reduci dell’88a Divisione USA impegnata nel fronte di Monte Battaglia, hanno illustrato l’importanza dei fatti di quei giorni nel quadro generale della Campagna d’Itali e come si svolsero realmente quegli avvenimenti sgombrando il campo dalla incomprensione e dall’oblio che coprì il ruolo dei partigiani agli occhi degli americani dopo la fraternità nata,spalla a spalla, nella trincea.
Il convegno ha fatto da prologo all’inaugurazione del nuovo municipio di Casola Valsenio da parte del presidente della Provincia Adriano Guerrini.
Nella stessa mattinata a Monte Battaglia si è svolta l’inaugurazione del recupero della Rocca e del nuovo monumento realizzato dallo scultore Aldo Rontini.
Su un monte fitto di persone, fatto affluire tramite un efficiente sistema viario regolato dal Corpo Forestale dello Stato e con i mezzi messi a disposizione del Comune.
Il Sindaco di Casola Valsenio Gian Paolo Sbarzaglia e l’on. Giodano Angelini hanno illustrato le motivazioni del monumento raffigurante “Davide caduto”.
E, vicini, i frammenti della testa mostruosa di Golia per ricordare la lotta vittoriosa, ma anche la pace e la pietà verso i caduti di tutte le parti.
Alla cerimonia hanno preso parte il Console americano, l’Addetto militare Britannico, picchetti militari americani e inglesi,rappresentanti dell’Esercito Italiano e dei Carabinieri, delle Associazioni partigiane e combattentistiche, insieme alle autorità civili e politiche e ai Sindaci della Provincia di Ravenna e del Comprensorio Imolese. (di Beppe Sangiorgi - Il Senio numero di maggio 1988)